Parco Regionale dello Stirone e del Piacenziano
Il Parco Regionale dello Stirone e del Piacenziano è uno dei due parchi regionali insistenti sul territorio della provincia di Piacenza. Il Parco così come lo conosciamo oggi è stato istituito nel 2011 dalla fusione di due entità preesistenti: il Parco Fluviale dello Stirone e la Riserva Naturale Geologica del Piacenziano.
Il Parco dello Stirone, istituito originariamente nel 1988, tutelava una fascia di circa 14 km del tratto del percorso del torrente Stirone, che segna in parte il confine fra le Province di Parma e Piacenza, indicativamente fra il borgo di Vigoleno e il ponte sulla via Emilia a Fidenza.
La Riserva del Piacenziano venne creata ufficialmente nel 1995 per tutelare nove cosiddette “stazioni”, ossia delle aree puntuali, non contigue fra loro, sparse fra le valli di Vezzeno, Chero, Chiavenna, Arda e Ongina, dove sono presenti calanchi e stratigrafie ricche di fossili di notevole importanza.
La creazione di un unico parco ha reso possibile creare un’unica grande area protetta a cavallo fra le due Province, dove oltre all’importanza naturalistica, è presente una notevole valenza geologica e paleontologica: è proprio qui che Giuseppe Cortesi, già a fine ‘700, trovò numerosi fossili risalenti a un periodo della scala dei tempi geologici poi denominata “Piacenziano”, proprio perché qui per la prima volta venne identificata e descritta. Si tratta di fossili di animali marini, inclusi grandi cetacei, testimonianza di quando, circa 3 milioni di anni fa, la Pianura Padana era un grande golfo marino. Oggi questi fossili sono in parte conservati presso il Museo Geologico “Giuseppe Cortesi” di Castell’Arquato, mentre le aree del Parco sono visitabili liberamente da chi vuole fare un tuffo nel verde, fra calanchi mozzafiato e conchiglie sul percorso.
Le “stazioni” dell’area del Piacenziano:
1 – Rio Rosello (Gropparello)
2 – Parete del Chero (confine fra Lugagnano e Carpaneto, accessibile da Tabiano di Lugagnano)
3 – Calanchi di Rio Carbonaro (Lugagnano, accessibile da Tabiano di Lugagnano)
4 – Osteria di Montezago (Lugagnano, accessibile da Tabiano di Lugagnano)
5 – Calanchi di Rio Stramonte (Lugagnano, accessibile da Tabiano, Chiavenna Rocchetta e Diolo)
6 – Torrente Arda (Castell’Arquato)
7 – Calanchi di Monte Giogo (Lugagnano)
8 – Calanchi di Monte Padova e Monte Falcone (Castell’Arquato)
9 – Calanchi di Monte La Ciocca (confine fra Castell’Arquato e Vernasca, accessibili da Bacedasco)
L’area contigua dello Stirone è accessibile sul lato piacentino da Vigoleno e Castelnuovo Fogliani.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
GIORNI DI APERTURA
il Parco è sempre accessibile senza limitazioni
COSTI
ingresso libero
DOVE
sede ufficiale del Parco: Podere Millepioppi
Loc. San Nicomede, 29
43039 Salsomaggiore Terme (PR)



IAT-R CASTELL'ARQUATO E VAL D'ARDA

Palazzo del Podestà
piazza Municipio, snc
29014 Castell’Arquato (Piacenza)
aperto tutto l’anno
dal martedì alla domenica
APRILE-MAGGIO-GIUGNO
SETTEMBRE-OTTOBRE
10.00-13.00 / 15.00-18.00
GENNAIO-FEBBRAIO-MARZO
LUGLIO-AGOSTO
NOVEMBRE-DICEMBRE
10.00-16.00
chiuso il lunedì (eccetto festivi)
chiuso il giorno 25/12