Chiaravalle della Colomba si trova sulla strada che da Fiorenzuola conduce verso il Po, a circa 15 km da Castell’Arquato, in piena pianura Padana. Qui si trova una delle più celebri abbazie dell’Emilia-Romagna, la principale testimonianza dell’insediamento dei monaci cistercensi in regione.

Fu edificata su iniziativa di San Bernardo di Clervaux a partire dal XII secolo, su invito del vescovo di Piacenza Arduino. La zona dove si insediarono i monaci benedettini in origine era semi-paludosa, e grazie al loro lavoro trasformarono questo luogo sfortunato in un florido centro agricolo e culturale.

L’inizio dei lavori è accertato attorno al 1145, e proseguirono saltuariamente per almeno due secoli. Nel 1248 vi fu anche la distruzione del cenobio monastico da parte di Federico II.

Lo stile architettonico è romanico-gotico, con una costruzione che segue il classico schema benedettino che prevede le costruzioni fondamentali disposte attorno al quadrato del chiostro (ancora oggi integro, uno dei meglio conservati fra le abbazie cistercensi italiane) e la chiesa orientata est-ovest. Le architetture imponenti ma anche semplici, dove prevale l’uso del cotto, si fondono perfettamente alla vita spirituale e laboriosa dei monaci che ancora oggi popolano l’abbazia.

Da secoli, ogni primavera a Chiaravalle si celebra il Corpus Domini con una spettacolare infiorata: un tappeto di fiori raffigurante temi religiosi viene adagiato dai monaci lungo l’intera navata centrale della chiesa riempiendola di colori e profumi.

Se passate per Chiaravalle non dimenticate di assaggiare i liquori prodotti dai monaci nella distilleria dell’abbazia: le ricette segrete con cui miscelano ingredienti naturali si tramandano da secoli e creano elisir sorprendenti!