MORFASSO

Il Comune di Morfasso è il più alto della Val d’Arda: è proprio nel suo territorio che si trovano le sorgenti dell’Arda, per la precisione alle pendici del monte Castellaccio presso la località di Teruzzi. Vera e propria porta per gli Appennini, questo Comune, piccolo ma ricco di storia, è di notevole interesse sia paesaggistico sia geologico.

Verso sud, la valle è chiusa da montagne che si alzano fino a raggiungere i 1300 metri: da est a ovest abbiamo il Carameto, il Lama (alla sommità del quale si estendono ampie praterie), il Menegosa (massiccio blocco roccioso), il Santa Franca. Proteso invece verso la pianura, a separare la valle dell’Arda con quella del Chero, si trova il Parco Provinciale del monte Morìa: un altopiano a quota 1000 metri circa che offre grandi distese prative e boschive perfette per una passeggiata nella natura.

Il passo del Pellizzone divide il territorio piacentino da quello parmense: qui transitavano in passato i pellegrini che seguivano la Via dei Monasteri Regi, deviazione della più famosa via Francigena classica che risaliva la valle dell’Arda da Fiorenzuola per poi proseguire verso Bardi e il passo della Cisa. Nei pressi della località Monastero si trovano i resti dell’abbazia benedettina di Tolla, edificata nel VII secolo e definitivamente demolita al termine del XVIII secolo, la cui giurisdizione si estese per alcuni secoli su tutta l’alta valle.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Morfasso fu il primo Comune del Nord Italia liberato dalla Resistenza: l’esperienza della Repubblica di Morfasso fu breve ma intensa e purtroppo non priva di conseguenze. Oggi le storie di quel periodo e dei suoi protagonisti sono custodite presso il Museo della Resistenza Piacentina che si trova presso la località di Sperongia.