Il borgo di Castell'Arquato
Informazione turistica di Castell’Arquato e Val D’Arda
Il borgo storico di Castell’Arquato sorge su una propaggine estrema delle colline valdardesi digradanti verso nord, verso la pianura, quelle che costeggiano, in sponda sinistra, il torrente Arda. La Rocca di Castell’Arquato sorge proprio sul quel promontorio, tufaceo e roccioso , che a strapiombo si getta nel torrente. Per molti secoli l’Arda, lambendo direttamente queste alture fino a Niviano di Lugagnano, ho costretto gli uomini, che risalivano la valle verso gli Appennini, a transitare nel borgo medesimo e di qui a proseguire sul filo di costa ovvero, quando la stagione lo permetteva, a proseguire sul tracciato “stradale” posto tra mezzacosta e la riva del torrrente medesimo.
Un po' di storia...
Questa pittoresca borgata, che sorge sulla sinistra del torrente Arda, aggrappata su di una amena collina delle ultime propaggini dell’Appennino verso la pianura padana, ha origini assai remote. La sua singolare posizione geografica ha reso la località un efficace baluardo di offesa e di difesa naturale per la intera vallata che ha subito non pochi assalti bellici durante il suo lungo passato. Ebbe forse anche una vita preistorica come remoto villaggio dei primitivi popoli liguri, per quanto finora non se ne siano trovate tracce. Si vuole però che nel II secolo prima di Cr., già un cavaliere romano, certo Caio Torquato, ne avesse preso possesso ponendovi un fortilizio e dando origine cosí alla denominazione del luogo chiamato « Castel Torquato » il che avrebbe generato poi, per mutazione fonica, l’attuale « Castell’Arquato ». Altri però, piúù logicamente, deriverebbero la denominazione dalla struttura quadrata del Castello ivi esistente, cosicché dalla indicazione di « Castel Quadrato », ne sarebbe derivato l’odierno « Castell’Arquato ». Comunque le cronache piacentine fanno cenno della sua esistenza fin dal 566: nel 772 la località viene donata al Vescovo di Piacenza da certo Magno, che ne era padrone e signore, con l’onere di fornire alla chiesa, già allora esistente, l’olio benedetto del giovedí santo.
Rimasero a lungo signori della località i Vescovi di Piacenza, finché, sorto il Comune, il Vescovo Vicedomino ne vende il possesso alla Comunità nell’anno 1220. Dopo un cinquantennio di libertà politica, il borgo cade nelle mani del Capitano del Popolo Alberto Scoto e, vinto questi da Gian Galeazzo Visconti, passa alla Signoria Viscontea che lo tiene in alternanza con il Comune di Piacenza, Manfredo Landi, Bartolomeo Borromei e Ottone Terzi. Della Signoria dei Visconti Filippo Maria è l’ultimo dominatore; gli subentrano gli Sforza. Alla morte del Duca Francesco, avvenuta nel 1466, la moglie Bianca infeuda in Castell’Arquato il cognato Bosio Sforza degli Attendolo, Conte di Cotignola a di Santa Fiora. La storia del borgo, dal secolo XV sino alla Unità d’Italia, vede così alternarsi il dominio degli Sforza di Milano, degli Sforza di Santa Fiora, che ebbero a porre Castell’Arquato sotto la giurisdizione della Casa ducale Farnesiana, e infine della Camera ducale parmense, attraverso un susseguirsi di vicende politiche e militari delle quali furono protagonisti insigni Capitani d’arme; tra questi sono da ricordare Niccolò Piccinino, il Bracceschi, Bartolomeo Colleoni, Tiberto Brandolino da Forlí e Sforza Sforza, del quale si conserva, in !uogo, nel piccolo Museo della Collegiata, il monumento sepolcrale e che fu valoroso uomo darmi, insignito de! Toson d’oro alla Corte di Francia. Gli succede il Cardinal Francesco, quindi Alessandro duca di Segni, Sforza duca di Santa Fiora, Mario. Lodovico, Francesco Sforza. Nel secolo XVIII, con la morte di Eleonora, Castell’Arquato passa alla Camera ducale parmense, sotto la quale rimane fino all’Unità d’Italia.
INFO UTILI
IAT CASTELL'ARQUATO
P.za Municipio, 1 – 29014 Castell’Arquato (PC)
Tel: + 39 0523.803215
E-mail: iatcastellarquato@gmail.com
APERTURA
Aperto tutto l’anno
da martedì a domenica
e nei giorni festivi.
Chiuso il lunedì (eccetto festivi).
Chiuso il giorno 25 dicembre.
ORARI
GENNAIO, FEBBRAIO, MARZO:
dalle 10.00 alle 16.00
APRILE, MAGGIO, GIUGNO:
dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00
LUGLIO, AGOSTO:
dalle 10.00 alle 16.00
SETTEMBRE, OTTOBRE:
dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00
NOVEMBRE, DICEMBRE:
dalle 10.00 alle 16.00